California on the food (road): San Francisco

10.09.2014

Sei in California, ma fa freddo.

Sei in America, ma si mangia salutare.

Passeggiando per le strade è tutto così curato e pulito, eppure è pieno di senza tetto.

San Francisco è la città delle contraddizioni, è differente da tutto il resto e ne va fiera: gay-friendly, artistica, impegnata, misteriosa… Questa città è tutto ciò e molto altro.

Due anni fa avevo trascorso qui un mese promettendomi di ritornarci, e così ho fatto, questa volta solo per pochi giorni, come tappa iniziale del mio giretto in California.

Nonostante la cultura del cibo non sia al livello di quella italiana, qui non si hanno problemi a mangiare bene: diversamente da molte altre città della California, la popolazione vegana è numerosissima e per questo in tutti i quartieri si può trovare un market biologico e “no OGM” (GMO negli US) e diversi ristorantini che non abusino di hamburger e fritti con salse poco raccomandabili.

A dare vita ad uno stile di cucina più naturale a San Francisco è stata per prima Alice Waters, proprietaria del ristorante Chez Panisse a Berkeley e autrice di diversi libri in cui si trattano argomenti di educazione alimentare basati sui concetti che dal 1971 la Waters porta avanti: materie prime stagionali e biologiche, e cucina sana e naturale.

Accanto all’onda di ristoranti vegetariani e vegani, un’altra grande corrente che caratterizza la cucina di San Francisco è quella del fusion e dei ristoranti etnici, soprattutto cinesi, poiché quella di San Francisco è la più grande comunità cinese al di fuori dell’Asia.

Se siete in viaggio per questa città, o state meditando di andare, mi piace condividere con voi due esempi di “food day” indicando alcuni posticini che mi sono piaciuti, chissà che non vi torni utile!

Day 1

Avendo la base a Union Square, ho cercato un posto per fare colazione lì vicino, e devo dire che mi è piaciuto molto Beanstalk: un minuscolo posticino con bancone e 4 sedie per appoggiarsi sul tavolo a parete a gustare la propria colazione, salata o dolce che sia. Per me un ottimo Green Tea presentato in un barattolo di marmellata e un waffle dolce con sciroppo d’acero e frutta fresca; i miei amici hanno preferito il salato ordinando dei Bagel ripieni.

Per pranzo, non potevo di certo farmi mancare una visita e un pasto nella coloratissima China Town, dove tra negozi kitschissimi, boutique molto carine e alimentari vari, si riesce a mangiare una buona cucina cinese, ad esempio da House of Nanking. Una volta lì, è carino fare un salto alla Golden Gate Fortune Cookie Company, dove si possono acquistare i famosi biscotti della fortuna cinesi, anche costumizzati, dalle mani di anziane donne intente a prepararli artigianalmente.

Se decidete di rimanere per questa giornata nelle zone di Union Square, Financial District, Soma e siete golosi, non potete non provare l’amorevole Cafe Madeleine in una delle sue tre sedi, per una merenda a base di delizioni pastries, cookies o cupcakes.

Se invece volete mantenere la linea potreste fare un leggero snack a base di frutta facendo un salto all’Happy Boy Farms, il mercato gestito da giovani contadini che vi faranno assaggiare la loro profumatissima frutta biologica; il martedì si trovano al Mission Market (vedi qui per sapere gli spostamenti).

Per cena, nei dintorni di Union Square, c’è Ryoko’s Japanese Restaurant & Bar, che si differenzia da tutti i ristoranti giapponesi in cui sono stata. Aperto dalle 18.00 all’1.30 di notte, Ryoko è un mix tra un pub e un ristorante che ogni venerdì e sabato ospita addirittura un Dj, un autentico sushi bar in stile crazy-Tokyo, casinaro, con le cameriere urlanti, ma con buon cibo, davvero particolare!

Bancone in legno dietro il quale gli chef intenti a preparare il sushi non alzano mai la testa, ma qui non si ordina solo sushi: la piccola cucina del locale prepara anche molti altri piatti giapponesi, tutti con verdure biologiche e stagionali, e si sceglie tra antipasti, le zuppe, sushi, salad e sushi rolls, accompagnandoli con un drink, un sake, o più semplicemente un bicchiere di vino.

 

Day 2

Il secondo giorno è dedicato alla natura!

Una bella passeggiata su Ocean Beach, la meta più ambita da tutti i surfer della città, di prima mattina è uno spettacolo. Il locale migliore della zona a mio avviso è Outerlands, personale giovane, arredamento moderno in legno chiaro e piatti semplici ma gustosi.

Outerlands è un luogo di ritrovo per i frequentatori del mare che cercano calore, riparo, cibo e fraternità, come un rifugio dalla ventosa spiaggia.

Le materie prime vengono tutte acquistate dalle fattorie biologiche, ranch e dai fornitori di specialità alimentari della zona, così da supportare l’ambiente locale.

Potete venire qui per colazione, per un brunch, per pranzo o anche per cena, io consiglio di passarci in mattinata, per un brunch o un pranzo, e godere dell’ambiente luminoso e naturale assaporando per esempio la gustosa Zuppa di pomodoro con i crostOni e una Lemon Pound Cake, o gli altri invitanti piatti del menu.

Se nel pomeriggio rimanete in zona mare, sarebbe fantastico farsi tutta la costa passando per la meravigliosa Baker Beach, proseguendo per il Golden Gate Bridge, fino ad arrivare al Ferry Building per vedere le meraviglie del mercato e magari assaggiare un cartoccio di pesce in uno dei tanti posticini che trovate fronte mare.

Per la sera, consiglio di non perdere il quartiere Castro (il quartiere gay di San Francisco), che a partire dalle 6 PM si anima di personaggi davvero interessanti! A Castro non ci sono solamente locali gay, la scelta è davvero ampia tra i vari deliziosi ristorantini; tra i tanti potreste provare Frances, il bistrò della chef Melissa Perello, il cui menu che cambia ogni giorno è ispirato al mercato.

Se poi avete anche la possibilità di uscire dalla città, vi consiglio di visitare Muir Woods, la foresta di sequoie a nord di San Francisco, bellissima, che si raggiunge passando per Stinson Beach dove c’è un buon ristorantino in perfetto stile californiano, il Parkside Cafe.

Sempre nei dintorni di San Francisco, se vi capita di andare a Santana Row (io ci sono andata perché ci abita un’amica), c’è un ristorante con cucina fusion asiatica dal nome Sino niente male, con diverse possibilità vegetariane.

 

Tre giorni sono pochissimi per vedere tutte le meraviglie di San Francisco, mi auguro che voi ne abbiate di più a disposizione, io sicuramente tornerò prossimamente, d’altronde il Visto mi scade nel 2017, perciò non è detto che io non rifaccia capolino al più presto :P

 

INDIRIZZI E SITI

Beanstalk

724 Bush St, San Francisco, CA
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House of Nanking

919 Kearny St, San Francisco, CA
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Golden Gate Fortune Cookie Company

56 Ross Alley, San Francisco, CA

 

Cafe Madeleine

Union Square: 43 O’Farrell Street, San Francisco, CA
Financial District: 300 California Street, San Francisco, CA
South of Market: 149 New Montgomery Street, San Francisco, CA
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Ryoko’s Japanese Restaurant & Bar

619 Taylor St, San Francisco, CA
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Outerlands

4001 Judah Street @ 45th Ave., SF, CA
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Frances

3870 17th St, San Francisco, CA
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Parkside Cafe

43 Arenal Ave, Stinson Beach, CA
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Sino

377 Santana Row, San Jose, CA
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