Viaggiare è vedere, conoscere, provare, imparare, nutrirsi (nel mio caso fin troppo :D). Un viaggio in Israele è fonte di tante emozioni, contrastanti ma tutte positive, come lo sono le sue due città principali Gerusalemme e Tel Aviv, tanto diverse ma affascinanti allo stesso modo.
Resta a voi scegliere quale delle due si avvicina di più al vostro stile, io intanto vi racconto come ho vissuto Gerusalemme.
Mi piacerebbe dirvi tutto quello che ho visto e che ho provato, ma si sa, qui si parla di cibo, quindi svisceriamo per bene questa città e vediamo insieme i posti da non perdere!
Andare a Gerusalemme sotto Pesach (la Pasqua ebraica) è sicuramente interessante per osservare gli usi e i costumi degli abitanti durante questa festività, d’altra parte però molti ristoranti sono chiusi e quelli aperti hanno un menu speciale che non consente l’utilizzo di alimenti lievitati o fermentati durante tutto il periodo, quindi alcuni piatti tipici sono esclusi. Il motivo di questa usanza si fa risalire al ricordo di quando gli Israeliti, durante l’Esodo mentre fuggivano dall’Egitto, non ebbero il tempo di far lievitare il pane.Prima di darvi i miei consigli su come passare un’intera giornata all’insegna della gastronomia a Gerusalemme, vi faccio una lista dei piatti da assaggiare in questa città:
– Humus: una crema di ceci buona buona che si accompagna con pita, falafel o qualsiasi altra cosa perché sta bene con tutto, di cui vi riporterò la ricetta originale tra qualche giorno, sappiate aspettare :)
– Falafel: polpette di legumi speziate.
– Riso con verdure e spezie
– Spremuta di melagrana
E ora, dove mangiare a Gerusalemme in 1 giorno.
P.s. Ricordate che a Gerusalemme di Shabbat (dal venerdì sera al tramonto del sabato) è molto difficile trovare qualcosa di aperto.
DAY 1
Breakfast
Che voi siate diretti al mercato di Mahane Yehuda (come nel mio caso), al Muro Occidentale o da qualsiasi altra parte di Gerusalemme questo è il luogo che fa per voi per iniziare bene la giornata. Al centro della città, in una traversa di Jaffa Road trovate Kadosh, una pasticceria di impronta francese che dal 1967 sforna i dolci preferiti dagli abitanti di questa città e non solo. Vi basterà chiedere in giro dove si trova Kadosh che tutti vi risponderanno “Kadosh? Mmm so good”. Questo Cafè, nonostante siano passati tanti anni dalla sua nascita, cerca di mantenere ancora lo stile e l’atmosfera originari, garantendo un ambiente accogliente e familiare che accompagna alla perfezione il consumo dei dolci appena sfornati.
Indirizzo: Shlomzion HaMalka St n.6 (traversa di Jaffa Road) Tel: 053-8094518 Lunch Dopo la ricca prima colazione non ho perso tempo e mi sono diretta al consigliatissimo mercato Mahane Yehuda. Qui la gente del posto si mischia con i turisti così come si mescolano i profumi delle spezie e delle pietanze vendute nelle strade del mercato. La prima cosa da fare è prendersi una spremuta di melagrana fresca in uno dei numerosi banchi che creano sul momento succhi di frutta e centrifugati; poi iniziate a districarvi tra i chioschi di prodotti tipici (io per paura di morire di fame :D ho subito comprato qualche falafel, delle polpette di verdure, e due involtini di foglie di vite da portar via, il tutto per pochi shekel), i banchetti di souvenir, dove le Khamsa (mano di Fatima) di tutti i colori hanno la meglio, i venditori urlanti di frutta e verdura di tutti i tipi, e poi le spezie: interi vicoli di colori e profumi in cui perdersi inebriati tra pepi in grani di ogni tipo e boccioli di rosa. In mezzo a questo marasma, basta girare l’angolo per trovare un ristorantino tipico dove pranzare, spartano ma genuino, come piace a noi. Devo essere sincera, io cercavo il ristorante Azura, che mi era stato consigliato caldamente per il suo humus, ma purtroppo era chiuso, così ho ripiegato per quello subito di fronte ad Azura e non me ne sono pentita: si chiama Michali e quello che offre è un vero pranzo israeliano, forse un po’ meno commerciale rispetto ad Azura; io ho mangiato un piatto di Humus con pane azzimo (visto il periodo di festività non offrivano le pita), riso con fagioli al sugo, canederli in brodo, patate al sugo di cipolle, il tutto servito da ragazzi cordiali e un po’ acerbi, anche nell’uso dell’inglese. I posti a sedere sono solo all’aperto, in una piazzola assolata con dei gazebo e qualche albero a fare ombra, visto che lo spazio interno è il minimo necessario per cucinare e permettere ai camerieri di passare. Indirizzo Michali e Azura: Souq HaYorekrom. Apertura: dalle 8:00 alle 16:00, chiuso Shabbat.Dinner
Dopo aver passato il pomeriggio all’interno della Città Vecchia di Gerusalemme e al Muro Occidentale (anche detto Muro del Pianto) il mio consiglio è di rimanere in zona per la cena. Un buon indirizzo è Amigo Emil che offre un buon humus e cibo tipico in un’atmosfera molto carina con muri di pietra nuda. La mia prima cena a Gerusalemme è stata per nulla convenzionale e non posso fare a meno di raccontarvela: dopo aver lasciato il mio bigliettino all’affascinante Muro Occidentale, guardo in alto nella direzione opposta al muro e vedo un piccolo terrazzino con delle persone affacciate a guardare il panorama, così, incuriosita, mi dirigo verso la scalinata per raggiungere quel posto; sulla strada passo davanti ad un piccolo posticino con scritto “Free kitchen for the needy”, non ho potuto fare a meno di buttare un’occhio all’interno e neanche il tempo di farlo sono stata bloccata da un ebreo ortodosso che mi chiedeva di rimanere lì a cena (che fai gli dici di no?!), entro e mi fanno sedere al tavolo delle donne, tutte erano molto concentrate a mangiare e non abbiamo scambiato molte parole, non ho neanche mangiato molto ma devo dire che l’esperienza è stata del tutto fuori dal comune e molto interessante, tra uomini ortodossi e ultraortodossi che pregavano al di là del separè e donne affamate e silenziose accanto a me, grazie dell’invito! La sera successiva a cena, per riprendermi (scheeerzo!), ho provato Chakra, un ristorante giovanile e alla moda nella parte meridionale della città. Cucina fusion con influenze occidentali, buono il carpaccio di zucchine con limone e feta e la melanzana arrosto con feta e pomodori. Non è il mio ristorante preferito, ma per chi cerca un ambiente moderno e cibo che sia al di fuori di humus e falafel, questo posto è l’ideale. Scegliete l’alternativa che fa più al caso vostro. Indirizzo Amigo Emil: Aqabat al-Khanqah St Indirizzo Chakra: King George St n. 41 Tel. Amigo Emil: 026288090 Tel. Chakra: 026252733
Questi sono i miei suggerimenti per una giornata all’insegna del cibo a Gerusalemme, se state qualche giorno in più ricordatevi che la miglior cosa è perdersi nei vicoli e testare i posticini che più vi affascinano, potete anche sbagliare, ma qualche insegnamento lo porterete a casa (io ricorderò sempre la mia esperienza alla mensa dei poveri per esempio!).
A presto con il racconto della diversissima Tel Aviv :)